Progettare un sito Web mi appare oggi molto più difficile di quanto mi sembrasse alcuni anni fa.
Qualsiasi sia l’approccio che utilizzo (tecnologia, linguaggio, architetture), qualsiasi sia la grafica che decido di adottare, posso sempre incontrare qualcuno che, a torto o ragione, critica il mio operato.
Il motivo di tutto ciò è il seguente.
Un sito Web non deve essere progettato per piacere al webmaster che lo produce o al cliente che lo commissiona, ma deve essere costruito per trovare i favori di tutti i navigatori (o della maggior parte di essi).
Il tipo di browser che si utilizza per navigare, come la risoluzione dello schermo su cui leggiamo le pagine, possono influenzare non poco la resa di un sito Web e viziarne o pregiudicarne il giudizio finale del navigatore.
I Motori di Ricerca hanno ormai da anni iniziato a dettare regole implicite, condizionando di fatto l’architettura di un sito Web. Tutti i più illustri esperti di ottimizzazione per Motori di Ricerca (in gergo SEO – Search Engine Optimizator) sono concordi nell’affermare che un sito statico è più appetibile di un sito dinamico, che un sito con frames è svantaggiato rispetto a quelli a pagina unica, che animazione, grafica e immagini servono ben poco a conquistare le prime posizioni nelle classifiche dei Motori di Ricerca.
Come se ciò non bastasse, l'avvento del mondo "Touch", che ha trascinato con se un'ondata incredibile - per tipologie e quantità - di nuovi device, ha praticamente rivoluzionato il modo di creare i siti Web, costringendo i progettisti a ripensare completamente i layout grafici.
In sintesi, buona parte di ciò che potrei utilizzare per rendere piacevole o funzionale un sito Internet potrebbe, nel migliore dei casi, non servire a nulla, o addirittura rischiare di comprometterne il buon posizionamento sui Motori, con conseguenze negative sulle visite.
Per non parlare delle problematiche legate alla visualizzazione di grafica, effetti e animazioni su schermi diversi, dallo schermo più grande al minuscolo Smartphone: il medesimo sito può apparire il più bello del mondo se visionato sullo schermo di un PC, oppure il disastro più totale se sfogliato con un Tablet...
Da quanto sopra esposto appare necessaria l’accettazione di un compromesso.
Io, da un lato, ho da tempo imparato a chinare il capo davanti ai capricci dei miei clienti.
Dall’altro, i miei clienti devono imparare ad accettare i miei consigli.